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Cronaca

Scandalo ad Auschwitz, braccio teso dinanzi al campo di sterminio

Tre studentesse minorenni accusate di aver oltraggiato il campo di concentramento polacco con un selfie assolutamente irrispettoso

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Selfie ad Auschwitz
foto: TgCom24.mediaset.it

Il lavoro rende liberi”, questa la frase all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz. Di certo, ciò che è stata violata martedì scorso è la dignità del posto, con un gesto sfacciato e offensivo nei confronti di uno dei più tragici avvenimenti storici.

Selfie ad Auschwitz, le tre ragazze rischiano fino a tre anni di carcere

Tre alunne, nel bel mezzo di un viaggio d’istruzione ad Auschwitz, hanno ben pensato di ‘omaggiare’ il patrimonio dell’UNESCO con un selfie che le ritraeva con il braccio destro alzato, emulando il celebre saluto nazista. 

L’autoscatto è stato successivamente fatto circolare anche su Instagram e, sebbene cancellato una manciata di minuti dopo, era ormai già diventato un danno irreversibile.

Lo stato polacco presenta leggi molto rigide per quanto riguarda la diffusione di messaggi incitanti all’odio. Di fatti, per questa bravata le tre giovani ragazze rischiano fino a tre anni di carcere. 

I primi ad accorgersi di questo autoscatto sono state le autorità del museo di AuschwitzBirkenau, che hanno immediatamente interpellato le autorità. 

A commentare l’accaduto è il gruppo Facebook “Racist and Xenophobic Behaviour Monitoring Centre”, che tiene a sottolineare la necessità di un’educazione sulle atrocità dell’olocausto.

Ad occuparsi attivamente della disputa è anche la direzione del museo, che ha incitato la procura a indagare per “apologia di nazismo e disprezzo della memoria”.  

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