Tecnologia
Selfie estremi, tutti i rischi degli autoscatti folli
Autoscatti pericolosi, registrate più di duecento vittime dal 2011. Una tendenza pericolosa, che sta sollevando parecchi interrogativi
Sono più di 200 le “vittime da selfie estremi”. La metà in India, ma l’ultimo caso registrato riguarda proprio la nostra penisola. Secondo un dato riportato da “Journal of Family Medicine and Primary Care“, dal 2011 ad oggi sono numerosi, sicuramente troppi, i giovani che hanno pagato con la propria vita un click di troppo.
Selfie estremi, una tendenza davvero pericolosa
L’avvento dei social media ha avuto un impatto determinante sulle masse. I giovani, infatti, incentrano gran parte della propria giornata a stretto contatto con ogni tipo di piattaforma social. Facebook, Instagram e Whatsapp trovano largo spazio nelle vite degli adolescenti. Spinti dalla ricerca di sempre maggiore visibilità, i teenager vogliono accaparrarsi l’ultima tendenza, talvolta incoscienti rispetto alle conseguenze.
In occasione dell’intervista delle Iene a due esperti nel settore dei selfie estremi, è d’obbligo rendersi conto della presenza di un vero e proprio campanello d’allarme. I due specialisti si soffermano infatti sulla pericolosità del gesto, invitando chiunque a non imitarli. Nonostante ciò sono numerosi i sostenitori, ma soprattutto gli emulatori.
Che sia sugli Sky Line dei palazzi, sugli scogli a picco sul mare, in prossimità dei mezzi in transito, la tendenza social degli scatti è diventata una vera e propria sfida a chi è più coraggioso. Al contempo, però, in soli 6 anni sono 259 i giovani tra i 10 e i 30 anni che, a causa della loro imprudenza, hanno pagato a caro prezzo un gesto ingiustificato.
Affinché queste tragedie possano essere evitate, Stati come la Russia stanno provvedendo in maniera pratica ad una problematica in espansione. Di fatti, è stato stabilito di riporre segnaletiche adatte che vietino l’auto scatto in zone ritenute rischiose.