È una stimata giornalista politico-parlamentare italiana, nota per il suo lavoro presso l’Espresso, Susanna Turco, corrispondente del giornale ormai da diverso tempo. Una carriera, quella di Turco, fatta di grande passione per la materia di cui tratta, iniziata ben presto e che continua anche con la pubblicazione di libri e opere di vario genere. Scopriamo di più su di lei.
La biografia e la carriera della giornalista de “L’Espresso”
Susanna Turco, nata a Roma nel 1976, è una stimata giornalista politico-parlamentare italiana, nota per il suo lavoro presso l’Espresso. La sua carriera nel giornalismo politico ha inizio a soli 23 anni, mostrando una precoce passione e competenza nel campo. Ha collaborato con diversi prestigiosi giornali, tra cui il Foglio, Sette (supplemento del Corriere della Sera) e l’Unità.
Nel 2011, Turco ha pubblicato il suo libro “Che fai, mi cacci? La sfida impossibile di Gianfranco Fini” con Marsilio, che dimostra la sua acuta comprensione della scena politica italiana. Il suo interesse e la sua esperienza nella politica italiana sono ulteriormente evidenziati dalla sua attenzione alla destra italiana, in particolare nel tracciare l’ascesa di figure di spicco.
La sua opera più recente, “Controstoria della donna che si è presa l’Italia”, pubblicata da Edizioni Piemme, è un’analisi approfondita del percorso di Giorgia Meloni, dalla sua origine nella sezione missina di Colle Oppio fino al suo ruolo di primo piano in politica, culminando con la sua ascesa a Presidente del Consiglio, la prima donna a ricoprire questa carica in Italia. Quest’opera offre una prospettiva unica e dettagliata sulla carriera di Meloni, diversa dalle narrazioni in prima persona presenti nella sua autobiografia, sottolineando la capacità di Turco di fornire un’analisi incisiva e approfondita delle figure politiche di rilievo.
Susanna Turco, la giornalista è figlia di Paolo Turco
Susanna Turco è la figlia di Paolo Turco, indimenticato attore, che ha avuto una carriera significativa nel mondo del cinema e della televisione italiana a partire dagli anni ’60.
La sua carriera prese una svolta significativa nel 1973 quando il regista Ettore Scola lo scelse come protagonista maschile nel film “Trevico-Torino – Viaggio nel Fiat-Nam”. Oltre alla recitazione, Paolo Turco si distinse anche nel campo del doppiaggio, arrivando a ricoprire ruoli di rilievo come direttore di doppiaggio e adattatore di dialoghi per il mercato italiano.