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Mutui, le previsioni per il 2025: tassi in calo, gli scenari in vista con il primo taglio
Il calo che la BCE ha apportato per il 2024 potrebbe interessare anche l’anno appena iniziato, con nuove opportunità per chi cerca di acquistare casa
Il 2025 si preannuncia come un anno pieno di opportunità per chi cerca di acquistare casa o rinegoziare il proprio mutuo. Dopo un 2024 segnato da tagli significativi ai tassi d’interesse decisi dalla Banca Centrale Europea (BCE), quest’anno potrebbe portare ulteriori riduzioni, rendendo i mutui ancora più accessibili. Con un contesto economico che punta a stabilizzarsi, il panorama dei tassi si sta trasformando, offrendo vantaggi sia per chi preferisce il tasso fisso che per chi opta per il variabile. Tutto ciò che c’è da sapere sui tassi dei mutui per il 2025.
I risultati del 2024 e le previsioni per il 2025: cosa farà la BCE?
Lo scorso anno è stato un periodo positivo per i mutui. La BCE ha ridotto i tassi d’interesse per ben quattro volte, portando il TAN medio dei mutui a tasso variabile dal 4,94% al 3,93%. Anche i tassi fissi hanno seguito questa tendenza, passando da un TAN del 3,17% a un più accessibile 2,75%. Questo calo ha favorito un incremento delle richieste di mutui, soprattutto tra chi desidera acquistare la prima casa o ristrutturare un immobile.
Tassi mutui 2025, previste ulteriori riduzioni con il primo taglio
Nel 2025, si prevedono ulteriori riduzioni, con il primo taglio atteso già a gennaio e altri due nei mesi successivi. Questi interventi potrebbero portare il TAN medio dei mutui variabili al 3,18%, abbassando significativamente le rate mensili e consentendo risparmi rilevanti sugli interessi. Ad esempio, per un mutuo di 150.000 euro con durata ventennale, la rata mensile potrebbe scendere dai 903 euro attuali a circa 845 euro, generando un risparmio complessivo di oltre 13.000 euro sugli interessi. Questo trend rappresenta una grande opportunità non solo per chi deve ancora scegliere un mutuo, ma anche per chi desidera surrogare il proprio finanziamento, approfittando di condizioni più favorevoli rispetto agli anni passati.
Anche se i mutui a tasso variabile stanno diventando sempre più competitivi, i tassi fissi rimangono una scelta sicura e conveniente. Le offerte più vantaggiose includono TAN medi intorno al 2,40%, con promozioni che scendono fino al 2,24%. I mutui green, dedicati agli immobili ad alta efficienza energetica, offrono condizioni ancora più favorevoli, con TAN medi al 2,50%. Con i tassi variabili in calo, si prevede un riequilibrio tra le due tipologie entro la fine dell’anno, offrendo una maggiore flessibilità ai consumatori.