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Calcio

Euro 2020, per Leonardo Spinazzola infortunio al tendine d’Achille: tutto sull’argomento

Europeo finito per il laterale umbro della Nazionale e della Roma. Tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento

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Spinazzola Italia

“Il sogno azzurro continua, tornerò presto”. Sono le parole di un giocatore che non avrebbe meritato una sfortuna come quella di ieri sera, per le qualità umane immense più che per la grande classe calcistica. Leonardo Spinazzola si è provocato un infortunio al tendine d’Achille. Una delle parti del corpo più difficoltose da trattare, che costringe, in caso di lesione, o peggio ancora di una rottura, l’atleta a un lungo periodo di stop. Ma che cos’è il tendine d’Achille, dove si trova, e perché si chiama così? Scopriamo tutto su questo argomento.

Una parte del corpo molto delicata: le ultime news sull’azzurro

La giornata di sabato 3 luglio sarà molto importante per Leonardo Spinazzola, il terzino della Nazionale italiana e della Roma che nella partita contro il Belgio, valevole per i quarti di finale degli Europei, si è provocato un brutto infortunio al tendine d’Achille.

Spinazzola dovrà infatti sottoporsi a degli esami che chiariranno quale sarà l’esatta entità dell’infortunio, e quali potrebbero essere i suoi tempi di recupero. Le prime notizie che sono circolate immediatamente dopo il match tra Belgio e Italia, valso le semifinali alla squadra di Mancini, parlavano di una rottura del tendine d’Achille, senza dubbio uno dei peggiori infortuni per qualsiasi sportivo.

Quello che abbiamo potuto apprendere invece nella giornata di sabato è che non si tratta di una diagnosi ancora del tutto confermata, sebbene la parte del corpo interessata sia proprio quella. Spinazzola, insomma, si è quantomeno gravemente lesionato il tendine d’Achille, ma non sappiamo ancora se si tratti effettivamente di una rottura. In quel caso, come è immaginabile, cambierebbero molte cose.

Dove si trova il tendine d’Achille, e perché si chiama così

Il tendine d’Achille è una parte del corpo molto delicata per tante ragioni. In primis perché si tratta del più grosso tendine del corpo umano, situato nella parte posteriore della gamba. Ma soprattutto perché ha il compito di unire i due principali muscoli del polpaccio, gastrocnemio e soleo, al calcagno (od osso calcaneare).

Il tendine d’Achille è una spessa banda di tessuto connettivo fibroso, estremamente flessibile ed elastica. È completamente visibile ad occhio nudo, proprio in virtù delle sue grandi dimensioni, ed è caratterizzato dal fatto di essere piuttosto sporgente.

Il nome tendine d’Achille è dovuto all’omonimo eroe greco, senza dubbio uno dei più importanti e conosciuti personaggi dell’epica di Omero. Nel corso della guerra di Troia, la nereide Teti, madre di Achille, aveva ricevuto una profezia della morte di suo figlio. Per cercare di proteggerlo, lo immerse nel fiume Stige, al fine di consacrarne il corpo. Ma non si accorse che stava tenendolo con la mano proprio per il suo tendine, che dunque non entrò a contatto con l’acqua salvifica. Achille fu ucciso in battaglia, venendo colpito sul tendine d’Achille, appunto, da una freccia avvelenata scagliata da Paride.

Tendine d’Achille Spinazzola, tempi di recupero dell’infortunio

Il tendine d’Achille di Spinazzola, indubbiamente, preoccupa tutti gli sportivi, e non solo gli appassionati della Nazionale. Va subito chiarito un aspetto fondamentale e piuttosto ovvio, per certi versi: l’Europeo del laterale umbro è già finito. Non ci sono possibilità che Spinazzola possa recuperare per le ultime due partite anche nel caso in cui la lesione al tendine d’Achille sia minima. Possiamo affermare ciò con certezza perché, sebbene non conosciamo ancora la diagnosi, la parte del corpo interessata è sicuramente quella.

Per quanto in letteratura non vi sia un consenso unanime in pazienti giovani attivi è consigliato il trattamento chirurgico in fase acuta. I tempi di recupero sono stimati in circa 3 mesi per un ritorno alle normali attività quotidiane e in 4-6 mesi per un ritorno alle attività sportive. Ovviamente, nel caso in cui la lesione in questione sia meno pronunciata, i tempi possono accorciarsi. Ma è piuttosto evidente come i tempi di recupero dicono che rivedremo Spinazzola sui campi da calcio a partire dalla seconda parte della prossima stagione.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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