Cronaca
Tragedia del bus a Nocera, 25 anni dopo Maiori e Tramonti ricordano i morti
Il 6 marzo 1994 sette persone persero la vita in un drammatico rogo all’altezza dello svincolo autostradale nocerino. Oggi le comunità coinvolte commemorano le vittime
Una giornata triste, nella quale cade il 25esimo anniversario di una commemorazione molto sentita in Costiera Amalfitana, in particolar modo nei centri di Maiori e Tramonti. Il 6 marzo 1994, un tremendo incendio distrusse un autobus che portava alcuni pellegrini all’Angelus di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, a Roma. Il fatto, noto come “la tragedia del bus”, avvenne all’altezza dello svincolo di Nocera Inferiore dell’autostrada Salerno-Napoli. Sette persone persero la vita tra le fiamme.
Tragedia del bus a Nocera, la ricostruzione dei fatti
Un evento tragico, che scosse la comunità nocerina, quanto quella di Maiori e Tramonti. La ricostruzione dei fatti: 54 pellegrini di Maiori partirono alla volta della Capitale. Dopo circa un’ora di viaggio, un forte odore di plastica bruciata pervase il mezzo. In men che non si dica, fumo nero dal cruscotto del pullman, poi le fiamme, nelle quali restano intrappolate sette persone.
Perì un’intera famiglia: padre, madre, figlio di tre anni e nipotino di quindici. A perdere la vita anche una donna con la figlia di dieci anni, e un 22enne di Tramonti in viaggio con la fidanzata. Sembra che Raffaele, questo il nome del giovane, dopo la fuga, fosse tornato sul mezzo per cercare la ragazza che, in realtà, si era già tratta in salvo.