Salute
Stati Uniti, via libera al vaccino antinfluenzale in forma di spray nasale
FluMist si basa su un virus influenzale attenuato, cioè indebolito, che non può causare la malattia, e che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi
A partire dall’autunno del 2025, negli Stati Uniti sarà disponibile un’importante innovazione nel campo delle vaccinazioni: il primo vaccino antinfluenzale fai da te, FluMist di AstraZeneca. Questo vaccino, approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), sarà somministrabile con uno spray nasale, senza la necessità di un operatore sanitario. Destinato a persone fino ai 49 anni, rappresenta un passo significativo verso una maggiore accessibilità alla prevenzione dell’influenza stagionale. Ma come funziona il vaccino per l’influenza a spray nasale?
Come funziona FluMist, e in che modo viene somministrato
FluMist si basa su un virus influenzale attenuato, cioè indebolito, che non può causare la malattia. La somministrazione avviene tramite uno spray nasale, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi. Questo metodo elimina l’uso dell’ago, rendendo il vaccino meno invasivo e più facile da somministrare.
È possibile auto-somministrarsi il vaccino o farsi aiutare da un adulto, semplificando la protezione dall’influenza, senza recarsi in uno studio medico o in farmacia. Tuttavia, è importante notare che sarà necessaria una prescrizione medica per ordinare il vaccino online, dove il paziente dovrà completare un breve questionario per valutarne l’idoneità.
Vaccino per l’influenza a spray nasale, quando arriva in Italia?
In Italia, un vaccino simile a FluMist è già stato autorizzato per i ragazzi fino a 18 anni, ma il vaccino fai da te non è ancora disponibile. Tuttavia, considerando la tendenza internazionale, è probabile che questa tecnologia arrivi anche in Europa nei prossimi anni. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) monitora attentamente questi sviluppi.
Nel frattempo, il vaccino tradizionale resta l’opzione più comune, ma l’introduzione di FluMist potrebbe ampliare l’accesso alla vaccinazione, riducendo le barriere logistiche. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, tra i più comuni si segnalano febbre nei bambini tra 2 e 6 anni, congestione nasale e mal di gola negli adulti.