Salute
Salute, per l’OMS il vaiolo delle scimmie rappresenta “un’emergenza globale”
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità si tratta di un “evento straordinario”. Bassetti: “Sarebbe il caso di partire con la campagna vaccinale”
È emergenza globale, il vaiolo delle scimmie per OMS. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato come questa nuova patologia possa rappresentare un evento straordinario per il mondo.
Una scelta che in passato OMS ha attuato per l’epidemia da Covid-19, dichiarata appunto anch’essa emergenza globale, ma anche per altre malattie come l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale del 2014, il virus Zika in America Latina nel 2016 e gli sforzi in corso per eradicare la poliomielite.
Vaiolo delle scimmie OMS, sintomi e modalità di trasmissione
Per ora sappiamo che i sintomi del vaiolo delle scimmie potrebbero essere questi:
- eruzione cutanea acuta o singole lesioni (vescicole, poi pustole e infine croste);
- linfonodi ingrossati;
- infiammazioni nella zona genitale o anale;
- febbre (>38,5° C);
- brividi;
- mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari;
- spossatezza.
Per quanto invece concerne come si trasmette questa malattia, il contagio può avvenire tramite il contatto con fluidi corporei e goccioline respiratorie di persone infette con cute lesa, occhi naso o bocca. Si può contrarre anche attraverso il contatto prolungato con gli oggetti contaminati di persone infette, come indumenti, lenzuola e asciugamani.
Vaiolo delle scimmie in Italia, Bassetti: “Sarebbe il caso di partire con la campagna vaccinale”
“Siamo arrivati a 15mila casi di vaiolo delle scimmie in più di 70 Paesi nel mondo, che probabilmente rappresentano la punta dell’iceberg. È verosimile pensare che siano 5-6 volte di più: siamo vicini, quindi, ai 100 mila casi reali. L’Italia rimane fra i primi 10 Paesi, con circa 400 casi. Sono numeri impressionanti”, le parole di Andrea Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che sottolinea: “Nessuno vuole fare allarmismo, ma occhio a sottovalutare problema. Sarebbe il caso di partire con campagna vaccinale”.